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La colonna sonora di Temptation Island

Pochi sfuggono alle storie di corna e tradimenti, nessuno scappa dalla musica che le accompagna. Tutte le canzoni di Temptation Island in una tipologia ragionata.

No, qui non parliamo della prestigiosa colonna sonora di un film, cantata da Céline Dion o da Adele. Ma di Temptation Island, il reality dell’estate per antonomasia (e adesso anche dell’autunno, in versione Vip). Accanto al contenuto del programma, infatti, quello che ha attirato l’attenzione di molti, sul web e non solo, è la soundtrack, l’insieme delle canzoni che accompagnano lo show. Le musiche danno il ritmo e scandiscono i momenti del racconto, e sono fondamentali ai fini della riuscita del montaggio. Anche senza guardare il televisore, da ciò che si sente si può infatti intuire bene cosa stia succedendo: se in sottofondo c’è Lana Del Rey sicuramente non sono previste belle notizie per uno dei fidanzati.

Ai montatori di questo programma vanno riconosciute due cose. La prima è la conoscenza musicale: la soundtrack infatti spazia da Anna Oxa ai Verve, passando per Renato Zero, Pink Floyd e Calcutta. La seconda è l’accuratezza sia nello scegliere i brani più giusti, soprattutto in base ai testi, sia nell’amalgamare vari generi musicali. Sembra che la musica vada al di là della sola funzione di accompagnamento, assumendo un ruolo da protagonista, come in un videoclip.

Su Twitter c’è chi sospetta che dietro queste scelte ci sia addirittura Valentina di Sarabanda, ma il merito è del montaggio di Fabrizio Baglio e della regia di Andrea Vicario (che svolge questo ruolo per molti programmi di Fascino e di Maria De Filippi, tra cui Amici). “Crediamo nell’importanza della colonna sonora, cerchiamo di raccontare attraverso la musica, grazie anche al patrimonio musicale che abbiamo, l’amore e i sentimenti. Non ci poniamo limiti, dalla Pausini ai Pink Floyd, passando per la house. È tutto frutto del nostro bagaglio di vita, mio, di Fabrizio e degli altri editor”, ci racconta Andrea Vicario. “La scelta di un brano può essere immediata guardando la scena, o può durare una settimana. Cerchiamo di trovare le canzoni giuste per permettere alle persone da casa di immedesimarsi in quello che sta succedendo. Per questo il 90% del repertorio è musica italiana”. Se andiamo oltre le espressioni già cult come “Ti smonto come un mobile dell’Ikea”, “Ho la malattia delle donne” o “Ci sono le cotolette”, possiamo provare ad ascoltare la colonna sonora analizzando le tipologie di canzoni presenti nel programma, ce n’è davvero per tutti i gusti.

“Crediamo nell’importanza della colonna sonora, cerchiamo di raccontare attraverso la musica, grazie anche al patrimonio musicale che abbiamo, l’amore e i sentimenti. Non ci poniamo limiti, dalla Pausini ai Pink Floyd, passando per la house. È tutto frutto del nostro bagaglio di vita”.

Canzoni e reazioni

1. La sigla. Quale canzone poteva essere scelta se non Love The Way You Lie di Eminem con Rihanna? Il testo affronta il delicato tema degli abusi domestici, di cui la stessa Rihanna è stata vittima, ma ormai il brano è diventato l’inno dei cornificati. E il meme sui social è servito su un piatto d’argento, con cervi che ballano al ritmo del successo di Eminem di qualche anno fa.

2. Le canzoni allegre. All’interno del programma non sono molte e sono per la maggior parte brani latino-americani. Ma a ogni ragazzo che balla corrisponde una fidanzata disperata che guarda da un tablet (glitterato nella versione Vip) il video del compagno caduto in tentazione. Il risultato è Despacito mixato ai singhiozzi della ragazza e alla parola più abusata del programma: schifo!

3. Le canzoni romantiche. Sono tra le più comuni. Di solito accompagnano il ricongiungimento della coppia dopo il falò, quando i fidanzati decidono se lasciarsi o rimanere insieme. Sono momenti ricchi di pathos, accompagnati dal rumore delle unghie che si arrampicano sugli specchi, con perle di saggezza capaci di far impallidire Osho. I video dei falò sono anche quelli più cliccati sui social e su YouTube, e forse non è un caso che in sottofondo ci sia quasi sempre una canzone di Alessandra Amoroso. In alternativa c’è sempre una Laura Pausini o una Whitney Houston dietro l’angolo.

4. Le canzoni tristi. Come la precedente categoria, sono tra le più frequenti. Quando c’è il tradimento c’è la canzone triste, la conditio sine qua non delle corna. Questa volta i montatori attingono un po’ dal pop italiano degli anni Ottanta e un po’ dal brit pop degli anni Novanta e Duemila. Da Anna Oxa ai Coldplay o a Bitter Sweet Symphony dei Verve è un attimo. Ma destano stupore sui social soprattutto alcune perle come The Great Gig In The Sky o Hey You dei Pink Floyd. Nell’edizione vip, Simona Ventura si è trovata a ricoprire non solo il ruolo della conduttrice ma anche quello della mamma, consolando la nuova giovane fidanzata dell’ex marito Bettarini. “Ci abbiamo pensato molto, e alla fine la soluzione mi è venuta da una canzone di Mina che piace molto a mia moglie (Anche un uomo), dove una donna racconta a una ragazza come sono fatti gli uomini e la loro fragilità”, ci spiega il regista, dandoci un esempio di come le intuizioni giuste possano arrivare da qualsiasi parte.

5. Le canzoni da reazione. Quando finalmente il tradito decide di reagire, in sottofondo c’è sempre una musica che sottolinea l’avvenuta presa di coscienza. Pure qui è immancabile Anna Oxa con Un’emozione da poco per risaltare l’“incoscienza (che) svanisce”, o in alternativa l’americana Tina Turner con We Don’t Need Another Hero, quando si è meno patriottici.

6. Le canzoni da karaoke. Uno dei passatempi preferiti dai single per sedurre le prede è il karaoke. Di solito sono successi partenopei, background comune alla stragrande maggioranza dei concorrenti. Non a caso una delle single protagoniste dell’ultima edizione Nip è una cantante neomelodica napoletana. E Gigi Finizio, con la sua Amore amaro, è una delle canzoni più gettonate di ogni edizione.

7. Le canzoni dalle serie tv e le colonne sonore dei film. Non c’è dubbio che i montatori di Temptation Island ne siano grandi appassionati. Tutti si sono accorti che nel programma è stata utilizzata più volte Doomed to live dei Mokadelic, la musica con cui si conclude ogni puntata di Gomorra. La serie; o ancora My Life Is Going On di Cecilia Krull, meglio nota come sigla della serie La casa de papel. Non mancano richiami alle serie americane trasmesse anche da Mediaset, come Arrow o Mr. Robot. E infine, in una galassia non troppo lontana, la colonna sonora di Star Wars ha accompagnato l’entrata della “bambola metropolitana rock” Valeria Marini. Dalle Guerre stellari ai “baci stellari” il passo è molto breve.

Si parla tanto di algoritmi, recommendation engine system e altri metodi per suggerire il brano giusto al momento giusto all’utente, ma poi basta un programma che non c’entra molto con la musica per mettere tutti d’accordo proprio sulle scelte musicali. Il tocco umano è ancora un fattore importante.

Meglio dei sistemi di raccomandazione

Gli esperti di musica prestati a un reality creano delle playlist migliori dei servizi di streaming. Si parla tanto di algoritmi, recommendation engine system e altri metodi per suggerire il brano giusto al momento giusto all’utente, ma poi basta un programma che non c’entra molto con la musica per mettere tutti d’accordo proprio sulle scelte musicali. Il tocco umano è ancora un fattore importante.

E allora, in attesa di nuove spiazzanti scelte musicali, su Spotify si trova già una playlist creata dai fan con tutte le canzoni del programma. Possiamo aspettarci una colonna ufficiale, firmata proprio da Andrea Vicario e da Fabrizio Baglio, in vista della prossima stagione, della prossima estate?


Alessandro Laborano

Dall'ombra del Vesuvio a quella della Madunina. Laureato in Economia Aziendale, si è specializzato in Marketing Management presso l'Università Cattolica Del Sacro Cuore. Ha lavorato al Marketing Strategico di Mediaset prima e, oggi, in Warner Bros. Discovery.

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